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Michele Manher

Il codice Atlantico di Giza

I documenti e i fatti che cambieranno per sempre, e definitivamente, quello che siamo abituati a credere su Giza. Finalmente la verità, coperta per tanto tempo da ragioni politiche. Ma non solo: la scoperta di un codice che porta dal passato conoscenze tecniche per il futuro.

Chi costruì i monumenti di Giza?
Il faraone Amenhotep II (XVIII dinastia egizia) descrisse, nella Grande stele della Sfinge, il dio Horus come «Signore delle piramidi».
Nel Terzo Periodo Intermedio, invece, toccò alla dea Iside a essere definita dagli Egizi «Signora della piramide»; Erodoto, che visitò l’Egitto in Epoca Tarda, riferì una versione narrata da «alcuni Greci» (Storie, II, 134) secondo cui la Terza Piramide sarebbe stata costruita nientemeno che da una prostituta, una certa Rodopi; Manetone sosteneva che la Terza Piramide era stata costruita dalla regina Nitocris (VI dinastia).
Nel medioevo gli Arabi attribuivano la Grande Piramide ad Alessandro Magno. Nel 1837 R. W. H. Vyse convinse tutti che la Grande Piramide era stata costruita dal secondo sovrano della IV dinastia egizia, il re Khufu, e le altre due dai suoi successori Khafra e Menkaura.

Quando, nel 1954, Nasser prese il potere in Egitto, le credenze di allora sui monumenti di Giza furono assunte come “verità” intoccabili. Il faraone, che il popolo arabo considerava da sempre simbolo del male perché non apparteneva alla fede islamica, era stato trasformato da Nasser nel rappresentante della passata grandezza dell’Egitto, orgoglio della Nazione Araba e simbolo dell’unità del popolo.
Fu una vera rivoluzione culturale, con la quale il Rais intendeva combattere i Fratelli Musulmani e le basi - culturali e ideologiche - della loro azione politica, ma da quel momento in poi anche la ricerca della verità divenne un nemico da combattere.

Questo libro riporta alla luce, adesso, gran parte delle conoscenze rimaste nascoste per decenni: le prove archeologiche e le scoperte scientifiche che dimostrano come né Khufu né alcun altro sovrano dell’Antico Regno costruì mai, dalle fondamenta, le tre maggiori piramidi di Giza.
Sono verità che molti, nel mondo, sospettano da tempo, ma per la prima volta sono portate alla luce le prove. Chi costruì i monumenti di Giza li dispose, inoltre, in un modo tale da lasciare un messaggio segreto, che non ha niente a che vedere con eventuali, astratte rappresentazioni stellari.
L’Autore spiega, per la prima volta, come si fa a decifrare questo messaggio e quali informazioni contiene. Si tratta di scoperte sulle quali la cultura dominante ha steso una sistematica azione di cover up.

MICHELE MANHER pubblica da oltre dieci anni saggi ed articoli, in Italia ed all’estero, di storia, archeologia e filologia.
In Italia ha già pubblicato con Phasar Storia misteriosa della Terra (2008) e Esodo. la storia segreta. Chi era il Dio dell'Esodo? (2013).


Prezzo: 18,00
ISBN: 978-88-6358-201-7
PAGINE: 190
Anno pubblicazione: 2013

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