Giovanni Maiullari

Nel tunnel della follia

Maggio 1936: la vittoria nella guerra d’Africa porta al balcone il duce Benito Mussolini che proclama lʼimpero.

Lʼapogeo del regime eccita lʼentusiasmo nella maggioranza degli italiani, che immagina un prospero e grande futuro.

Ma gli scontenti, i delusi e gli oppositori non sono scomparsi, pur tra le difficoltà e i rigidi controlli essi contrastano come possono la dittatura del partito. Allʼopposto la polizia politica (OVRA) persegue il mandato di individuare e arrestare gli antifascisti e trascinarli dinanzi al Tribunale Speciale.

Poi arriva unʼaltra guerra, mondiale.

Come qualsiasi giornale che si rispetti la Gazzetta Littoria si dichiarava al servizio dei lettori, benché fosse notorio che gli articoli della stampa italiana erano confezionati avendo bene in mente le direttive o le eventuali reazioni del PNF. In realtà le informazioni importanti non apparivano sui giornali ma erano quelle riservate al potere politico. La stampa doveva essere al servizio del governo e dei tutori dellʼordine, non della massa… Ciò che in parte determinava la politica nazionale erano le relazioni che il potere riceveva sugli umori e i desideri della gente, grazie alle quali ricavava le indicazioni utili a mantenere lʼordine e modellare le opinioni della popolazione.

Giovanni Maiullari (1951) ha pubblicato un altro romanzo storico DOGALI (2007, prima edizione - 2020 nuova ed. Phasar) dedicato allʼepoca coloniale di fine Ottocento e allʼavventura italiana in Africa Orientale. Presso lʼeditore Phasar ha stampato, con pseudonimo, due opere di genere fantastico: DOPO LʼABISSO (2019) e FIABE DIGITALI (2022).

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