Andrea H. Toccafondi

Oltre e altrove. Poesie d'amore e dintorni

Un viaggio, un’avventura, un sogno.
Un nuovo Ulisse che cerca la sua isola: seducente, sfuggente, crudele. Un’isola che lo attrae, lo respinge, lo chiama, gli indica la rotta per un approdo che però è, e sarà sempre, “oltre e altrove”.
Diario interiore, cronaca di una generazione, portolano per vecchi e nuovi navigatori dentro il “mestiere di vivere”.

"Tra i due Intermezzi si pone il testo, in un certo senso di svolta, riferito al mare (“La mer”) che costituisce di per sé la seconda parte e ha, con netta evidenza, un valore particolare per l’autore. Il testo è costituito da 8 poesie di semplice descrizione contemplativa. L’autore esprime una situazione assoluta ed evoca in un racconto di fatti minimi e lineari oggetti gesti ricordi di forte valenza simbolica, in una linearità lirica molto tesa ed onirica. Il mare come presenza che non si fa decifrare, ma assoluta e di continuo riferimento. È un testo di forte e squisita sintesi lirica, e inaugura un nodo più intimo della lettura del mondo come testimone di verità che noi non sappiamo appieno decifrare."
Giovanni Bianchi

"Si conosce solo in parte, come è destino di ogni autore, il senso “ultimo” di questi versi, la loro storia, la loro matrice, il perché della loro diversità; starà al lettore, se vorrà, colmare le lacune, scoprire la loro più vera essenza, intuire la loro più intima natura, filtrandola attraverso le maglie della propria esperienza di vita, unica e irripetibile, e andare così, tramite essi, “oltre e altrove”.
E scoprire, forse, come scriveva Montale, anche e soprattutto: “ciò che non siamo/ciò che non vogliamo”."
A.H.T.

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