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Anna Laura Bruni
Ricami, tessuti e fichi d'india. Viaggio in Sicilia tra natura e cultura.
L’autrice, naturalista e biologa romana, alla ricerca del filo conduttore della sua indagine, che parte dal centro della Sicilia, lo trova nella natura, che determina l’agricoltura e scandisce i ritmi della vita contadina, l’industria, i commerci, l’economia, l’arte e la storia, apparentemente una storia “minore” e “parallela” ma non meno importante della Storia ufficiale."Il ricamo in Sicilia: un’arte antica
Scrivere dell’antica arte del ricamo a S. Caterina presuppone inserire il paese nel suo contesto storico e territoriale (siciliano) in ambito europeo.
S. Caterina nasce ufficialmente nel 1604, per volontà e richiesta del giurista e barone Pietro Andrea Grimaldi e di suo figlio Giulio, esponenti del IX ramo di una nobile famiglia del patriziato genovese, su un nucleo abitato da contadini, dediti alla pastorizia e a lavori rurali.
All’epoca la Sicilia era sotto l’impero spagnolo. Essa, dopo la fine del Medio Evo, ha risentito degli eventi politici, economici e sociali dei secoli XVI e XVII, il primo di apertura dell’Età Moderna , il secondo di transizione (Rotondo, 2007). Dal 1545 al 1563 nel Concilio di Trento si discusse, tra l’altro, se le donne dovessero essere considerate esseri umani.
In molte mitologie la “realtà” è opera di grandi tessitrici. Tutte le attività come l’intrecciare, il tessere, il legare, l’annodare, rientrano nelle azioni femminili universali determinanti il Fato, il Destino. La Grande Dea tesse la vita, così come il destino (Strova, 2005). Nel mito di Arachne, la ragazza greca che sfidò la dea Atena a chi tesseva meglio fu trasformata in ragno (Delfini, 1997).
L’arte dei merletti riscattò le discendenti d’Elena e Penelope, (in realtà tessitrici, non ricamatrici) alle quali si negava un’anima e che furono invece sempre l’anima del mondo, che seppero creare con l’ago tanti meravigliosi capolavori (Binetti-Vertua, 1911)."
Contenuto del libro:
i - i ricami antichi
La “nascita” del ricamo in Sicilia con i Saraceni nel sec.XI - La storia del merletto dinanzi ai monumenti dell’arte normanna - Il Trecento - Rinascimento italiano - I primi libretti di modelli xilografati a stampa - Alcuni inventari - Le leggi suntuarie - Cinquecento siciliano ed evoluzione: dal ricamo allo sfilato ai merletti - Dai primi esemplari siciliani di galloni alla fioritura barocca - Maestranze specializzate: gallonari, passamanari e frinzari - Tipologie di guarnizione: galloni, trine e frange - Dal Seicento all’Impero - Collegi di Maria - Conservazione e restauro - Manifatture - Museo del Duomo di Enna e Museo Diocesano di Caltanissetta
ii - i ricami moderni
Metodi: Sfilato siciliano; Frizzata e Pizzare
iii - La cultura tessile
Ricchezza e varietà dell’arte tessile: Caltanissetta tra Cinquecento e Seicento - Ai primi del Settecento la nuova tecnica per tessuti J. Revel - Revel Siciliano - Dal Revel al meandro - L’abito, la festa e la moda – Patrimoni nobiliari - Realtà e simboli tessili a servizio della fede - Le vesti liturgiche - Le vesti romane antiche - Sottoveste liturgica - Le sopravvesti liturgiche - Le insegne liturgiche - I colori liturgici
IV – Materiali (fibre tessili)
Il lino - Ignazio Perlongo - La coltivazione e le “vie del lino” in Sicilia - Il cotone - La seta - La lana - Il museo del tessuto di Prato
CURIOSITA’ - S.Leucio e Toile de Jouy: le tecniche di stampa, tappe di fabbricazione, i pigmenti (i rossi, i gialli, i blu, i verdi e i violetti; tre storielle di motivi)
V – Colori e tinture
La porpora fenicia - Fichi d’India
CONCLUSIONI
POSTFAZIONE di Gabriella Valli
BIiBLIiOGRAFIA
SITOGRAFIA
REFERENZE FOTOGRAFICHE
Prezzo: 18,00
ISBN: 978-88-6358-019-8
PAGINE: 112
Anno pubblicazione: 2008
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