Antonio Pinna

Risorgere. Le letture evangeliche delle domeniche di Pasqua

Un sogno cominciato sulle rive di un lago in Galilea diventa trasparenza di ogni sogno umano.
Ma se chi lo inizia si presenta e trova seguaci come “figlio di Dio”, la sua “fine” a Gerusalemme diventa domanda, letteralmente cruciale, se davvero un sogno di senso sia possibile a figli di polvere in cerca di cielo. La delusione dei discepoli è perciò più che delusione. È decostruzione di ogni struttura divina o religiosa di speranza travestita di vittoria.
Se però colui che ha finito il suo sogno nella “città santa” si rende di nuovo presente ai suoi, pronuncia parole e trasmette un “respiro” di pace, spezzando catene di vittime e sacrifici, ogni discepolo, ogni figlio di polvere e fratello di speranza, potrà prendere sul serio le sue parole di “risorto” e tuttavia “scomparso”, e con esse ripercorrere, ricostruire un sogno, a prova di umanità.
Nel linguaggio delle letture pasquali, attraverso le quali il testo apre cammini di senso, la differenza tra illusione e sogno sarà la differenza tra un vanto, falsificato, e una gloria, avverata. Tra una santità in maschera, e una santità in verità, tra un “dedicarsi” e un “essere dedicati”. Nello stile di vita del maestro, la morte, e con essa ogni fine, passa per i discepoli da fallimento a ispirazione. Ogni sogno di senso, come ogni sogno di vita, non si avvera che in un’ultima “dedica”.

Antonio Pinna, docente di Scienze Bibliche presso la Facoltà Teologica della Sardegna e l’Istituto di Scienze Religiose di Oristano per la Sardegna Centrale. Ha studiato Sacra Scrittura presso l’École Biblique et Archéologique de Jérusalem.

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