Mariano Guzzini

Tutto sommato (o quasi)

Evocando in punta di piedi Machiavelli e Gramsci mettiamo il caso che sia plausibile raccontare la presa della rocca di Forlì con dentro tanto di Caterina Sforza. O meglio non proprio quello ma qualcosa di simile, rivissuto pressoché identico da un altro principe in cerca di principati simile al Valentino ma simile pure al personaggio che qui è descritto in terza persona.
Qualora la copia quasi conforme di Caterina Sforza messa agli arresti per due settimane nella stanza accanto chiedesse alla copia quasi conforme del Valentino: «Ma tu chi sei?», lui potrebbe consegnarle un testo stampato nelle sue proprie mani. Questo testo.

Oppure mettiamo il caso che mio figlio mi chiedesse: «Che senso hai spremuto dalla tua esistenza?». Perfino in questo caso invece di rispondergli a braccio e a memoria potrei consegnargli nientemeno che il mio libro. Questo libro.
Scoprirebbe la storia di un uomo che ha avviato all’esistenza un parco naturale che senza di lui forse non sarebbe mai esistito e che adesso esiste e si chiama parco del Conero; che è stato il solo presidente comunista regolarmente eletto di una amministrazione provinciale che adesso è stata sciolta e non esiste più e si chiamava Provincia di Ancona (uno pari?); che ha scritto tanto, forse troppo. Ed è vissuto il giusto, trasmettendo a suo figlio e a chi altri li volesse un pacco di ricordi e alcune significative pulsioni, la principale delle quali è un desiderio non risolto di rivolta popolare e insomma di rivoluzione, che forse ha compiuto dentro di sé senza rendersene conto, nel suo laboratorio privato, oppure che aspetta ancora di scatenarsi bellissima, coloratissima, contentissima, prima o poi. Senza fretta. E senza spingere troppo.

Mariano Guzzini ha inoltre pubblicato: Fare il verso (1991, Il lavoro editoriale, Ancona); Boccolino Guzzoni cinquecento anni dopo (1995, Il lavoro editoriale); Svolte di parole in righe disuguali (1998, Il lavoro editoriale); Fragile comune multiplo (2003, Affinità elettive, Ancona), Filando filo verde (2005, Affinità elettive); Giù le mani dagli osimani (2007, Affinità elettive); Passato quotidiano, Storia e storie del Corriere adriatico dal 1860 al 1914 (2011, Liberilibri, Macerata); Tempo rosso, Cent’anni fa, per una settimana (2013, Affinità elettive), e molto altro ancora. Ma non ha intenzione di smettere.

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