Leonardo Marchetti

Archeologia di un segno. Alle origini del drago

Questo studio si muove nel profondo dell’immaginario fantastico ebraico-biblico alla ricerca delle radici vicino-orientali e mediterranee del ‘drago’ apocalittico giovanneo, uno dei più noti simboli cristiani del male.

Dalla terra e soprattutto da sotto di essa, in profondità, spiralando carsicamente come un corso d’acqua sotterraneo tra doppi semantici di disordine e ordine, vita e morte, un’immagine archetipica è riemersa nelle bassure mitologiche del Vicino Oriente. Conficcato tra i Monti Zagros e le coste mediterranee, tra l’Anatolia e il Nilo, tra le terre dei Greci e quelle meso-potamos, viaggiando nascosto tra le pieghe dell’oblio, lui, il drago, formidabile ipostasi simbolica della potenza della natura, è sfuggito alla morte peregrinando. Viscida e selvaggia, nuda ma pronta a rivestirsi di varietà, questa creatura polimorfa, così marcatamente ofiomorfa, si è inarcata in avanti, avida della vita cui non ha smesso di attorcigliarsi disperando più volte di perderne la presa, ha proceduto paziente. Immerso nelle paure dell’uomo, l’ibrido dalle fauci spalancate e dagli occhi di fuoco ha vissuto intrecciato alla memoria della grande mitografia vicino-orientale e mediterranea, ha raggiunto la Bibbia ebraica, quella greca e infine l’Apocalisse. Apparentemente niente più che un nome, ma un nome-altore capace di generare narrativa che a sua volta ha generato nomi quindi immagini. Ha forgiato destini: nomina omina sunt.

SE TI PIACE QUESTO LIBRO FORSE TI PIACE ANCHE...

                                                                             

RICERCA

RICERCA AVANZATA