Roberto Pagetti

Equitaria

Uno spaccato morale, sociale, economico, in preda a piccoli, grandi deliri.

Equitaria è l’evoluzione (o involuzione!) di Equitalia.
È l’incubo dei contribuenti calato in un’avventura romanzesca che ha per protagonista un’Italia proiettata in un futuro finanziario un po’ fantascientifico e un po’ grottesco.
Alla vicenda tutta personale di un ligio contribuente, improvvisamente incappato nelle maglie del controllo dell’Ente vampiro, fanno da sfondo le trame ambigue del mercato globale, le manovre oscure dei servizi segreti, le solerti e implacabili procedure di una pletora di burocrati cinici e ottusi.
Al centro della storia l’avvento del cosiddetto “sistema Oring”: un mezzo efficace inventato dal fisco italiano per punire i furbetti.
Oring non è altro che un anello togli-ossigeno, a tre livelli, capace di ridurre i colpevoli a fantasmi di se stessi. Già eticamente discutibile, il sistema diventa scandalo nel momento in cui qualcuno si approfitta del proprio potere e mette nel mucchio degli evasori anche chi evasore non è…
Equitaria è insieme analisi sociale, gioco, denuncia, letteratura. Un romanzo insolito, graffiante, illuminante, che si muove con incredibile agilità tra realtà e racconto.

"… tre livelli di intervento crescente del sistema Oring cui corrispondono esattamente proporzionali riduzioni d’ossigeno.
Il primo livello [...] impone una riduzione dell’ossigeno nella misura massima del 15% a titolo preventivo e cautelativo. Solo se il contribuente non si presenta entro sessanta giorni dall’avviso presso un centro medico convenzionato per l’applicazione del dispositivo Oring viene disposto il salto della pratica al secondo livello…
Il terzo livello è teoricamente riservato ai più cattivi: recidivi e autori di condotte fiscalmente inaccettabili […] Sulla scorta del parere medico il magistrato è in grado di decidere la massima riduzione di ossigeno ammissibile. Una volta applicato, la rimozione dell’Oring può avvenire solo per conclamati motivi di urgenza sanitaria o per intervenuto saldo di ogni spettanza."

Roberto Pagetti ha al suo attivo un intenso curriculum di competenze ed esperienze nei campi della tecnica, della fisica, delle nanotecnologie, del project management, in Italia e in giro per il mondo, che certamente lo ha aiutato e guidato nell’elaborazione di questo graffiante e ironico romanzo.
Si definisce “marito felice e nonno incantato”.
Ed è sicuramente da questo punto privilegiato di osservazione che lo sguardo futurista di Pagetti si è spinto a toccare tematiche scottanti e inquietanti dei nostri tempi e del nostro Bel Paese con quel taglio personalissimo di irriverente indignazione che lo ha consacrato scrittore a pieno titolo.

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