Cesare Luigi Ferrari

La mia fantastoria

La narrazione è suddivisa in due parti. Il primo atto si colloca temporalmente verso la fine degli anni Trenta. È il periodo più esasperato del regime fascista ed il conflitto mondiale incombe sulle vicende che si svolgono alternativamente tra Milano ed Ispra, piccolo paese situato sulla sponda lombarda del lago Maggiore. I protagonisti sono gli stessi genitori del narratore, che immagina la loro storia d’amore collocandoli al centro di un’appassionante vicenda: improvvisati ispettori impegnati nella soluzione di un misterioso delitto.

La seconda parte cambia registro assumendo una connotazione umoristica, anche se velatamente malinconica. L’io narrante diventa ora il personaggio principale in una rievocazione del passato raccontato come se fosse presente. Riprendono vita i rapporti che lo hanno legato al suo ambiente, il vissuto con i propri familiari e le spensierate vicende condivise con le prime amicizie adolescenziali. Le allegre imprese della banda dei “Ragazzi delle vie Bal” avranno termine in maniera molto singolare nel momento in cui il protagonista si accorgerà che l’età del discernimento sta bussando alla sua porta.

Cesare Ferrari è nato a Milano il 23 luglio del 1946.
Vive in una cittadina alle porte di Milano, ma frequenta ancora assiduamente i luoghi descritti in questo testo che hanno dato i natali ai suoi genitori e a sua moglie.
Consulente in informatica da quarant’anni, oltre agli affetti riservati in primo luogo alla famiglia, coltiva tre grandi interessi: il calcio, praticato fino all’età di vent’anni e rimasto anche in seguito sua grande passione, l’amore per il canto e l’urgenza di scrivere.

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