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Roberto Marotta
Luci di periferia
"Diversi anni fa, mi capitò di ascoltare la testimonianza di una donna di circa cinquant’anni che mi colpì particolarmente.Lei stessa dichiarò di vivere in una baracca e di badare a cinque o sei cani, svolgendo a questo scopo lavori umili.
Raccontò come in passato le era capitato di poter andare a vivere in una casa vera, che se ciò non era accaduto era stato perché non avrebbe potuto portare loro con sé.
La storia di questa donna dai lineamenti duri, non gentili come quelli di Maria, ma dall’animo altrettanto buono, mi rimase dentro finché decisi di prenderne spunto per costruire una storia. Provai ad immaginare un altro personaggio e mi venne in mente Giulia, una donna che apparteneva ad un ceto sociale superiore a quello di Maria ma che un evento ingiusto e tragico aveva reso ultima tra gli ultimi.
Dalla convivenza di queste due donne, dal succedersi di piccoli e grandi accadimenti che daranno vita a nuove quanto inattese evoluzioni, la convinzione dell’imprevedibilità della vita."
Roberto Marotta
L’idea del viaggio, del sacrificio, della fecondità, di un ritorno al mito che vede come protagonista una donna di cui volutamente non si conoscono le origini, quale moderna testimone di realtà tutte da esplorare.
Roberto Marotta è laureato in Lettere Moderne con specializzazione in Storia e Critica del Cinema all’Università di Roma La Sapienza. Ha frequentato diversi corsi, tra cui “lo studio del soggetto e della sceneggiatura” tenuto dal professore Guido Aristarco, Direttore del Dipartimento delle Discipline dello Spettacolo; ha collaborato alle ricerche filmografiche e alle interviste al “Film Festival Tagliacozzo 2000”, ha scritto inoltre diverse sceneggiature e racconti.
Prezzo: 14,00
Prezzo ebook: 3,99
ISBN: 978-88-6358-237-6
PAGINE: 176
Anno pubblicazione: 2014
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Genere: Narrativa
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- ezio-mattei in data 07/10/2014 ha scritto:
- l’ho letteralmente bevuto, scorrevole come un bicchier d’acqua in un giorno di arsura. Linguaggio facile, mai forbito, ricalca fotogrammi di vita,veri e propri guizzi e tonfi di anime impegnate a resistere alle vessazioni quotidiane. E’ un film, ma i personaggi sono veri, non hanno preso parte a casting,perché non li avrebbero superati. Il loro set è la vita, senza copione; giganti nel proprio ruolo sono carichi di fardelli, quasi vivere fosse un’incombenza. L’anonimato di certe vite è però vivace, vibrante; impegnate sì a sopravvivere ma fiere e composte. Energiche e palpitanti, Maria e Giulia si divincolano faticosamente ai tormenti quotidiani ma sempre con grazia e consapevolezza, facendo brillare la loro presenza riga per riga. Nonostante la sorte avversa abbia provato duramente le due figure, sin da subito si capisce che non sarà mai buio pesto, anche se non ti aspetti di essere travolto da tanta luce, come invece accade. Maria Mena Giulia Andrej Fernanda Antonio il Tedesco, sono lampioncini abbaglianti.